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Da bambina mi piaceva molto leggere , soprattutto i classici, andavo in piscina con Shakespeare e V.Hugo.

Credo di dover a mia nonna la passione per le buone letture, lei mi faceva addormentare leggendomi libri in francese e traducendomeli in russo, è così che ho imparato entrambe le lingue.

I temi erano le cose che mi riuscivano meglio, li scrivevo per me e per i miei compagni ed avevano tutti buoni voti.

Un bel giorno mi sono seduta ed ho voluto scrivere una storia.

Proprio in questi giorni sto rileggendo i primi appunti ed il primo romanzo.

Confesso che mi piace molto e che il mio modo di sentire e raccontare non è poi tanto cambiato da allora;.infatti lo sto iscrivendo ed intendo mandarlo in visione agli editori.

Ho iniziato inviando qualche racconto a riviste come Grazia, Gioia, Intimità etc e qualcuno fu pubblicato, quelli purtroppo non li ho più.

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Un aspirante Pigmalione, più interessato a trascorrere un week-end con me che alla mie doti letterarie, mi disgustò e pensai che fosse un ambiente poco pulito e che il successo dipendeva dagli amanti e non dalle reali capacità.A18 si vede tutto nero o tutto rosa.

Iniziai a lavorare nell’azienda di mia madre che già non stava troppo bene, quando potevo viaggiavo e frequentavo l’Università, poi mi fidanzai, il matrimonio andò a monte dopo le pubblicazioni per vili motivi economici, il mio fidanzato era blasonato ed io non avevo una posizione economica adeguata, finché ero fidanzata ed andavo a trovarlo dove faceva il militare, ero andata bene ai genitori, poi no.

La delusione ve la lascio immaginare.

La mia vita è stata interessante, ma non facile, per un lungo periodo smisi anche di leggere.

Ricominciai per puro caso, feci una denuncia di una truffa alle autorità, produssi documenti, indirizzi e fotografie e rimasi molto male vedendo che non ero stata presa sul serio, allora scrissi ai giornali, un giornalista che ringrazio e di cui non ricordo il nome, mi rispose che per loro non era uno scoop in quanto l’Ansa ne aveva già parlato, ma che avrei potuto scriverne una bella sceneggiatura, visto che l’abilità di raccontare non mi mancava.

Decisi di seguire il suo consiglio, più per rabbia che per convinzione.

Non sapevo neppure cosa fosse una sceneggiatura e cominciai a cercare uno sceneggiatore che mi aiutasse a scrivere la storia, misi un annuncio su internet e trovai persone disposte a lavorare con me, è stato stimolante ed interessantissimo, confrontarsi e scrivere a 4 mani.

Proposi il lavoro finito in giro qua e là, ebbi la fortuna di iniziare una fitta corrispondenza con una persona che conta nell’ambiente degli sceneggiatori, la signora che ha scritto la presentazione del mio libro.

 

Iniziai a scrivere altre cose, forse solo per dimostrare che scrivevo presto e bene ,

 che la fantasia non mi mancava e potevo variare gli argomenti.

Lei ebbe la bontà di leggerli tutti e commentarli.

Li feci leggere ad altri, li pubblicai su internet, me li pubblicarono su riviste letterarie, iniziarono i primi commenti dei lettori e la voglia di scrivere aumentò proporzionalmente al numero delle persone che mi leggevano.

Pubblicai una storia a puntate e vidi che mi seguivano con interesse.

Poi mi offrirono una rubrica su internet, non se ne fece nulla, ma l’editore mi propose di pubblicare tutto, intanto una delle mie storie era finita in mano di un regista che disse l’avrebbe diretta volentieri, era Enrico Pau..che aveva appena avuto lusinghieri riconoscimenti.

La signora Solinas presentò la storia a Rai Cinema e mi chiese le schede delle altre che intanto continuavo a scrivere.

Un altro editore si fece avanti.

Non accettai perché non garantivano alcun tipo di pubblicità e pretendevano i diritti cinematografici senza fare nulla per fare andare in porto qualche progetto, inoltre volevano imporre i loro sceneggiatori.

La casa editrice che mi pubblica è piccola, ma spero riusciremo a crescere insieme, ho molta fiducia che questo possa avvenire.

Senza internet non avrei mai potuto sperare di realizzare il mio sogno giovanile, non si può ancora parlare di carriera, spero che questo libro apra la strada ad altre esperienze

Io studio lavoro e m’impegno più di una ventenne, anche perché per me o la va o la spacca, non posso sperare di ricominciare ancora tra 20 anni

Tuttavia comunque vadano le cose non smetterò più di scrivere, sapere che c’è qualcuno che ti legge e si emoziona alle tue storie è bellissimo e ti ripaga dei mal di schiena e delle ore passate al computer .

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Molti personaggi della mia storia sono esistiti, ho alterato le situazioni, credo che i sentimenti fossero quelli di cui ho scritto, insomma là dove non sapevo cosa fosse successo , ho immaginato.

Tutte le mie storie hanno un fondo di vero e partono da persone realmente esistenti o esistite.

Io cerco di descrivere dei percorsi di vita in poche pagine e cerco di dare un senso logico anche agli episodi più strani, prima di scrivere una storia cerco di viverla, per questo molti pensano che siano tutte autobiografiche.

Di volta in volta divento io la protagonista.

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Per ora dal lavoro di traduttrice ho avuto poche soddisfazioni, moralmente sei felice quando riesci a far meglio di quelli che hanno fatto prima di te.

Ma stanno per arrivare anche quelle, sto per dirigere una collana di classici russi per un’altra piccola casa editrice, cominceremo con dei quasi inediti di Zukovski, poi vedremo.

Zukovski è quasi sconosciuto al pubblico italiano, spero di essere io a farlo conoscere.

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Cosa c’è di più immediato di un’immagine per trasmettere un’idea o un’emozione?

Quanti si mettono a leggere un romanzo, e soprattutto un tuo romanzo?

E’ molto più facile comunicare per immagini e poi il cinema ama le belle storie, io credo che le mie siano tali, allora perché non farle conoscere?

Noterai che i miei racconti sono abbastanza brevi, scrivo in formato cinematografico e quando metto su carta cerco di vedere ciò che dico, è anche divertente.

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Prima scrivi, poi cerchi un editore, poi cerchi chi ti aiuti a far conoscere l’esistenza di quello che ti pubblicano, speri in qualche critica benevola, speri che il libro piaccia alle prime persone che lo compreranno e preghi che vada bene, un flop al primo libro non è auspicabile, non finisce il mondo, ma rischi di vederti chiudere le porte che hai socchiuso a fatica.

Se il libro andrà bene chi oggi dice NI , forse dirò Sì domani e viceversa.

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Il cambiamento è principalmente interiore, avrei dato un senso alla mia esistenza, lo scrivere dà una ragione per vivere, tuttavia mentono coloro che dicono che scrivono per se stessi, lo scrittore è un esibizionista non troppo diverso da un attore, l’attore ama mostrarsi fisicamente, lo scrittore mostra la sua anima, entrambi vogliamo essere amati, riconosciuti per strada ed adoriamo le interviste ed i complimenti. I sono una di quelle che se mi fai un complimento, la prossima volta voglio fare meglio e di più, per riceverne un altro

 

Risposte dell'autrice ad una intervista