Quale volontà, più o meno criminale, si nasconde dietro l'edificazione dei nuovi idoli postmoderni? È questa la domanda fondamentale da cui traggono origine le riflessioni di Fabio Bergamini. Il male luminoso si propone esplicitamente come l'occasione per inaugurare un vigoroso disapprendistato, come un mezzo utile per braccare la cattiva coscienza del potere, per porre sotto critica serrata i millantati vantaggi di cui la contemporaneità vorrebbe oggi pregiarsi attraverso l'azione pervadente dei mezzi d' informazione.

Fabio Bergamini è nato a Bondeno il 2 febbraio 1979. Si è laureato con Lode in Filosofia all'Università degli Studi di Ferrara, con una tesi sull'oralità dal titolo "Parola e Potenza"; ha poi approfondito i suoi studi sulla comunicazione in senso sociale e politico. Questa è la sua prima pubblicazione.

In copertina: illustrazione di Mattia Martinelli