randazzovincenzo@hotmail.com

http://randazzoenzo.supereva.it 

Obiettivi

Proposta di pubblicazione del Romanzo "Sicilia, My Love"

Collaborazione con la vostra Casa editrice

Esperienze professionali

2002 – 2002

Vicedirigente scolastico del Liceo Scientifico di Menfi

1994-1995

Docente referente prevenzione tossicodipendenze

1977 – 2002

Ordinario di Italiano e Latino presso Liceo Scientifico di Menfi

1977 - 2002

Membro di Commissioni di Esami e Concorsi (Venezia, Como, Torino, Palermo, Milano, Genova, Napoli,&ldots;)

1986 – 2002

Segretario della DC di Sambuca di Sicilia e vicesegretario provinciale della DC di Agrigento, candidato alla Camera

1977 – 2002

Titolare e gestore di una piccola proprietà terriera (produzione di uva da mosto, olio, frutta e ortaggi)

1984 – 1989

Membro della Commissione Art. 5 per la ricostruzione dopo il terremoto

1990 –1993

Membro della commissione caccia – Responsabile per la tutela dell’ambiente

1984 - 1986

Presidente del Collegio Sindacale e Consigliere della Cantina Cellaro

1970 – 2002

Animatore dell’ " Incontro" ed oggi di "Adranon", Centro studi ed attività teatrali, con significativa presenza giovanile

1970 – 1976

Rappresentante di libri Garzanti

Studi

1971

Laurea in Lettere con 110/110 e lode presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo

1968

Maturità Classica presso il Liceo Classico "T. Fazello" di Sciacca

Interessi

Vicepresidente de" Il Circolo" di Sciacca.

Presidente Premio Letterario "Navarro" - 5° Edizione.

Socio fondatore e Past President del Lions Club di Sambuca Belice.

Regista della Compagnia Stabile del Teatro L’Idea (Le pietre che Parlano, Storielle Siciliane, La Giara,&ldots;).

Viaggiare, leggere romanzi, giocare a scacchi, dipingere, fare giardinaggio.

Andare al cinema e al teatro.

 

Pubblicazioni

1973

Cultura tradizionale e verismo ne "La Nana" di Emanuele Navarro della MiragliaSaggio - Ed. La Voce.

1986

La Palude - Romanzo - Ed. Vittorietti Palermo.

1986

L'Onorevole Liccasarda

Commedia - Ed. Adranon - Agrigento.

1986

La Nana riduzione teatrale del romanzo di E .Navarrro

Ed.La Voce

1994

Storia di Sambuca di Sicilia

a cura del Lions Club di Sambuca Belice - Service distrettuale

1994

Sóren Kierkegaard

Rosa Trapani - Enzo Randazzo - Saggistica - Ed. Cultura Duemila (RG)

1995

L’impegno cristiano per la vita - educazione ai valori come prevenzione del fenomeno droga

Vincenza Abruzzo - Enzo Randazzo - Saggistica - Ed. L'autore Libri Firenze

2002

Sicilia, my love

Commedia - Ed. Auriga - Siracusa

2002

Fantasima Saracina

Commedia - Ed. Auriga – Siracusa

2002

Petali di sole

Raccolta di Poesie - Ed. C.S. Giulio Pastore – Agrigento

Antologie

Repertorio di poesia contemporanea

Antares - cd. Ursini - Catanzaro

I Contemporanei

Ed.G.E.V. - Marcon (VE)

CinqueTerre

Ed. La Magra – Zappa – Sarzana

Kaliggi

ed. I.T.C.O. - Gaggi(Me)

Tempo Poetico

Ed.Arte cultura – Milano

Premio Manzoni

Prov.Azzurra - Stresa

Selezione poetica contemporanea

ed. Carello - Catanzaro

Germano d'argento

Montaldo di Cerrina (AL)

Poeti e scrittori di ieri e di oggi

Ed. M.E.M. - Firenze

Parnaso italiano, a cura di S.Natale

Ed.Carello - Catanzaro

                  Poeti e scrittori allo specchio

                  Ed. La Ginestra - Arezzo

                  Voci per la poesia

                  Liceo "G.Peano" Tortona.

                  Sottovoce

                  Ed. Pagine - Ariccia

                  Cinque terre

                  Ed. La Magra - Sarzana

                  Poesie per un anno

                  Ed. Antares - Catanzaro

                  Dizionario degli autori del secondo Novecento

                  Ed Helicon - Arezzo

                  Poeti e poesie

                  Ed. Ursini - Catanzaro

                  Dieci anni di cultura

                  Ed. Ma. Gi - Patti

                  Antologia della Lett. It. del XX secolo

                  Ed. Helicon - Arezzo

                  Premio per la Pace

Ed. Cultura e società – Torino

Riconoscimenti Premi

1975

2° Premio Intern. di Poesia "Sicilia 75" – ASLA, Palermo.

1977

Gran Premio "Italia 77" al racconto "Acqua e sapone", Portici

1980

1°Class. al Premio Teatrale "Vita" per "La Nana" - Salemi

1981

Finalista alla Rassegna Nazionale Teatrale Dialettale "Sicilia Nova", Roma

1983

3° Class. con "Julie", al Premio Racconto "CESI", Palermo

1993

2° Class. con "La Palude", Premio Narrativa " LEV TOLSTOJ", Roma

1993

3° Class. con Petali di sole, Poesia Magna Grecia, Catanzaro

1993

3° Class. Premio Nuovi Orizzonti, Poesia Sorrento

1993

1° Class.Trofeo Adriatico con l'Onorevole Liccasarda, Commedia, Roma

1993

Premio Speciale Poesia Kaliggi, Gaggi (ME)

1993

3° Class. Premio CASENTINO, con il racconto Oretta, Poppi (AR)

1994

VII Edizione Premio Europeo di poesia A. Moro, Lecce

1994

12' Premio "F. Barganga", Pontedera

1994

Premio Internazionale "L'Iride", Cava de Tirreni

1994

XII Premio per la pace, Cultura e società, Torino

Convegni e Manifestazioni organizzate

2002

Sicilia, terra di libero scambio

2000

90° compleanno di Giambecchina

1999

Task-Force sulla protezione civile

1998

Lo sviluppo imprenditoriale in Sicilia

2000

Luoghi del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa

 

 

 

GIUDIZI CRITICI

LANDO BUZZANCA (Attore - Roma): "Fantasima Saracina - Una rappresentazione di paure e di amori. Di misteri e di avventure. Di rumori terrificanti e di risate a crepapelle.

La vendetta di indomiti spiriti saraceni si concretizza in bramosie travolgenti, che sconquassano la fede dei giovani preti di un antico quartiere saraceno.

Fantasima saracina è una commedia in cui i tremori più inconsci e profondi, le passioni più ossessive e turbinose si risolvono in rapidi mutamenti di scene ed in imprevedibili sviluppi.

Dentro uno spazio teatrale aperto e anticonvenzionale, Enzo Randazzo affida all'espressività gestuale e linguistica dei personaggi sentimenti complessi e contrastanti, lasciando coincidere tempo della storia e della finzione in una somma di momenti presenti.

Le battute sono ben concatenate; i monologhi appaiono comunicativi e gli "a parte" consentono felici contrappunti recitativi.

Didascalie dettagliate e puntuali istruiscono su ogni aspetto della scena, senza assumere un aspetto condizionante per la regia e l'interpretazione.

La scena teatrale abbandona ogni pretesa di verità e oggettività, cosicché nella vicenda prevale una verosimiglianza teatrale, dagli esiti volutamente incerti e ambigui.

Teatralità moderna, dunque, che, però, non rinuncia a civettare con la tradizione e far proprie le astuzie più consumate della nostra consuetudine teatrale"

TUCCIO MUSUMECI (Attore - Catania): "Sicilia, my love - L'intreccio di Sicilia, my love di Enzo Randazzo si snoda tra ambientazione realistica e mitiche irruzioni nell'azione di poeti e divinità.

Ippocrate Cagliostro torna a vivere nella Sicilia del Novecento, tra Dei, semidei ed uomini, per difendere l’identità negata alla sua terra.

Per lui, convinto sicilianista, è una mazzata scoprire che le sue due figlie si innamorano di un leghista e di un africano &ldots;..

Il lavoro è un inno alle bellezze naturali della Sicilia, alle sue tradizioni culturali, alla sua storia, alla sua lingua, ai suoi valori ed ai suoi ideali di laboriosità, generosità, ospitalità e solidarietà, intarsiato di citazioni di scrittori siciliani e di illustri visitatori stranieri, incantati dalle bellezze delle città isolane e dalla civiltà dei Siciliani.

Ironia, comicità, colpi di scena, dinamismo psicologico, malinconia e drammaticità sono i registri più usati in questa brillante Commedia, che si sgroviglia attraverso un tessuto dialogico rapido ed efficace, con didascalie efficaci e puntuali, coinvolgendo attivamente lettori e spettatori.

MARCO VERONESI (Pubblicista - Milano):" ... immaginazione e vivacità intellettiva sono le sue migliori doti creative..."

ENZO LAURETTA (Scrittore e critico letterario - Agrigento): Nel piatto panorama teatrale attuale la spinta creativa di Enzo Randazzo segna un punto a favore della speranza per un teatro in cui l’humor e la vivacità dialogica si integrano in modo compiuto con le tematiche più assillanti dell’umana esistenza.

Questo giovane commediografo, che ha ricevuto importanti riconoscimenti, è in realtà uno scrittore dalle molte vocazioni (poesia, narrativa, saggistica) ma con un connotato comune che si basa su una ricca immaginazione e vivacità intellettiva, che riesce a dare alla sua opera un interesse accurato per il senso delle tradizioni, ma anche una accattivante modernità che cattura immediatamente l’interesse del lettore.

Davanti alla vertigine che danno le forti sensazioni della esistenza, il tempo del dolore, il malessere giovanile, le ingiustizie e l’ipocrisia della vita associata, Randazzo non si lascia atterrire dai pesanti problemi che assillano l’uomo, chiamato, com’è a guardare affascinato ai valori della bellezza, al fascino del futuro, al sentimento dell’impegno, all’ansia e alla ricerca della verità.

Tutto questo ha uno strumento intelligente e operativo nel linguaggio al quale Randazzo riserba una attenzione ed una cura particolari, arricchite nel vivace dialogo di frasi vive che ricordano la funzione della lingua viva per trovare nella poesia slancio, freschezza oltre a profondità dei sentimenti, mentre nella narrativa riescono ad affascinare il lettore con una grande forza nell’evocare e una straordinaria efficacia comunicativa.

ENRICO SOMMA: (Giornalista e critico lett. - Partinico)" ... l'opera di Enzo Randazzo si caratterizza per la fusione di modernità e senso storico del folclore, favola ed impegno, immaginazione e profondo sentimento della realtà umana..."

LICIA CARDILLO: (Scrittrice e giornalista - Sambuca)" ... L'Onorevole LICCASARDA avvince per la complessità del tema, lo humour con cui tratta i problemi sociali e la scioltezza dei dialogo..."

ELISA VIOLA: (Professoressa Licei - Partinico)" ... linguaggio fluido, arricchito da frasi del parlato ... lessico impegnato e ricercato..."

MARILU' GUELI: (Professoressa Licei - Menfi) " ... nelle cose umili, quotidiane, familiari, l'autore condensa il senso della storia ... in un nido, non più inteso come spazio limitante da cui evadere, ma come luogo sicuro in cui proteggersi da violenze e brutture"

PIETRO MAZZAMUTO:(docente universitario Lett.It - PA" ... Enzo Randazzo si é impegnato nella ricostruzione storico - culturale di personaggi e ambienti, con un risultato apprezzabile per la copiosa documentazione su cui si fonda...".

DINA BONGIORNO: (Scrittrice - S.Margherita)" " ... Enzo Randazzo non ha paura di porsi davanti alla verità dell'individuo,della propria società e del suo tempo...persuaso che il futuro gli appartiene...".

MARIA MARGHERITA FAZIO:(Preside Licei - Firenze)" ... si avverte la sensazione che la vita é dolore, ingiustizia, paura, ma anche amore, bellezza, ansia di libertà...".

PINA SERRA SALOMONE:(Critico letterario - Sciacca) "le due brevi, intense commedie, Sicilia, My Love e Fantasima Saracina hanno il potere di trasportarci in un mondo fatto di sogno e di realtà, di luci e di ombre in cui si muovono con la stessa disinvoltura dei, uomini, semidei, medici, preti, fantasmi, gente comune, poeti.

E lui, fra gli altri, soprattutto, il poeta Enzo, si aggira, indaga, osserva e vive tra le sue creature che sono buone e cattive, appassionate e razionali, creature siciliane.  

"Siamo vecchi, vecchissimi: abbiamo sulle spalle il peso di magnifiche civiltà eterogenee": è Tomasi di Lampedusa che parla. E queste magnifiche città eterogenee hanno fatto si che la nostra isola fosse un cumulo di contraddizioni. Essa è certo folle e savia, passionale ed indolente, generosa ed avara, sublime e meschina. E tali sono i personaggi della commedia in cui ci troviamo proiettati in un’atmosfera surreale per cui non vi accorgerete più se siete una persona normale con un nome normale, o una creatura che vive tra cielo e terra, come solo i poeti sanno fare, o una divinità di quelli che si aggirano tra i magnifici templi di Agrigento, Selinunte o Segesta ed entrano nella nostra storia e nella nostra realtà con la loro straordinaria capacità di trasformare tutto; e così la Sicilia "riarsa dal sole , gialla di stoppie &ldots;.. di ulivi Saraceni" diventa la Sicilia di Teocrito, piena di incanto e di luce , sempre a mezzogiorno e la natura diventa, dalla terra fino al cielo , uno straordinario affresco ed il poeta un pittore impareggiabile della sua calda selvaggia terra . 

" La mia isola è una nuvola di rose : un denso vapore vela ogni cosa. Il mare chiaro e trasparente nei dolci declivi delle spiagge si fa scuro e fantasioso nelle scogliere alte, a strapiombo ed ancora : nelle spianate di luce e di rumore tra fichidindia spinosi e cardi secchi, assopiti nei canneti , indovini il sapore di antichi misteri , i sospiri delle passioni . Il lentisco ammantato di fiori gialli non lascia vedere neppure una foglia verde. Il biancospino è tutto un bianco splendore . Gli alberi svettano verso l’alto e già portano fiori . Ed ancora ricchi tappeti di trifogli rosso amaranto, l’ophris, la Rosellina delle Alpi, giacinti con le campanule chiuse, borragini, asfodeli. Quanto la natura ami i colori si può ammirarlo qui, dove si è divertito con la pietra di un blu grigio quasi nero, ricoperta da un muschio giallo e su cui cresce lussureggiante un bel sedum rosso, ed altri bei fiori violetti &ldots;&ldots;&ldots;&ldots;&ldots;&ldots;&ldots;&ldots;" 

E’ una festa di colori, raccontata in maniera così alata da farci dimenticare che la Sicilia è anche la terra delle coppole , della violenza, dei delitti di mafia, ma il nostro autore vuole essere Siciliano in altro modo: egli favoleggia un’isola i cui abitanti siano forti, lavoratori, tenaci, orgogliosi, onesti, che, quando hanno fame emigrano coraggiosamente. Percorrono il mondo da cima a fondo, lo frugano instancabilmente su ogni fessura, perché non c’è in tutto il mondo un popolo più girovago , onesto e laborioso.

Ma tornano per rivedere "lo smeraldo del mare siciliano, il suo splendore di spuma, la sua levità colore di cielo e di vino; le macchie gialle delle ginestre , il rosa degli oleandri; tornano perché gli aromi ed i sapori della cucina siciliana ubriacano e stordiscono" tornano perché, come dice Mister Joe ,un emigrante che ha girato il mondo, "...anche se per necessità e per irrequietezza l’ho tradita tante volte , la Sicilia è rimasta sempre un luogo della mia anima , " MY LOVE " l’amore mio nel mio cuore " MY LOVE " l’amore mio incancellabile, un sogno da riassaporare in eterno, la terra in cui riportare la mi famiglia , i miei figli."

Per questo Mister Joe aveva mandato il figlio negro , nato da una negra, all’università di Palermo. Ed egli ama riamato la figlia di Ippolito Cagliostro , il nostro protagonista, il quale ha un’altra figlia che ama , ahimè , un polentone per di più leghista con tanto di cravatta e fazzoletto verde e calzini rossi. Riusciranno a coronare il loro sogno questi ragazzi ? Ma Si ! perché la mamma perorerà la loro causa : " La nostra vita è una spiga di ristuccia , carezzata dalla brezza di primavera , basta un soffio di levante e la sradica dalle radici " . Ma soprattutto , perché si scoprirà che il polentone è in realtà figlio di Favaresi , come il negro è figlio di Joe; ma dovranno promettere che : " insegneranno ai loro figli la nostra lingua siciliana e la trasmetteranno, perché insegnare significa trasmettere i nostri proverbi, la nostra antica saggezza, i nostri valori più puri e tradizionali ,insomma , la nostra stessa Sicilitudine ... il nostro essere , nel bene e nel male , parte integrante della nostra terra."

Per Pina Serra-Salomone è arduo immaginare un sicilianista più convinto del nostro Ippocrate o uno più innamorato della sua terra. Ippolito Cagliostro è un pò la sintesi di tutti i personaggi, racchiude in sè tutte le contraddizioni del suo essere siciliano; è medico, un semidio , anzi un Dio-uomo che intattiene gli stessi rapporti con gli Dei e con gli uomini e cura gli uni e gli altri alla stessa maniera empiricamente, ma è certamente anche un poeta , anzi il poeta, che si perde nel fascino incantato della natura siciliana , guarda estasiato, come solo i poeti sanno fare , i miracoli di una terra che, da sola , può destare sensazioni , fremiti impensabili. In "Sicilia, My love" c’è una sorta sorta di sentimento panico per cui il poeta si fa natura e ci fa essere natura; sentimenti che si possono solo ritrovare in certe poesie greche e nel panismo di D'annunzio. Enzo Randazzo inserisce la vicenda di Ippocrate Cagliostro in un mondo surreale, panicamente dannunziano, con malinconia e pensosità, dinamismo psicologico, colpi di scena, comicità ed ironia finissimi. Per il critico Randazzo finisce, in tal modo, per proporre un'immagine inedita e anticonvenzionale della Sicilianità, che supera cliché logori e abusati e lancia un messaggio di speranza alle giovani generazioni".

FILIPPO SALVATO: (Medico - Sambuca) "La Storia di Sambuca ..convince che é giusto conservare per i propri figli e per la scuola la memoria lunga della Città..."

MONS. G. PETRALLA (Vescovo - Agrigento): " L'indagine ... descrive accuratamente tutte le manifestazioni dei disagio giovanile .... e affronta egregiamente la ricostituzione dei rapporto con la famiglia"

SAVERIO NATALE : (Critico lett. - Arezzo)"... é inoltre da sottolineare la sicura efficacia comunicativa e l'indubbia validità artistica della poesia di Enzo Randazzo..."

GIOVANNI NOCENTINI: (Critico lett. - Università Perugia) " ... ricrea situazioni d'ambiente, d'atmosfera vissuta con immedesimazione scenica, attenzione al linguaggio, alla tensione che attiri il lettore e lo coinvolga nella vicenda che attesta l'eterna giostra dei sentimenti umani..."

LINA TAIBI (Professoressa Licei _ Sciacca): Dai tuoi versi traspare l'anelito ad una natura primigenia, una sorta di voglia panica di confondersi con l'essenza delle cose, una nostalgia di assaporare la forza degli elementi.

In continua ricerca dell'attimo stupefacente della nascita, riavvolgi il nastro della tua vita.

Nonostante ciò, vigili sul tuo presente e lo osservi, ti accorgi che è sempre lì, presente nei momenti di lucidità, di razionalità, durante i quali ti appaiono chiare le conquiste della tua maturità o inaspettatamente angoscianti quei dubbi, pronti a minare le tue evidenti certezze.

Possiedi un grande, meraviglioso cuore fanciullo, che tieni gelosamente serbato come ancora di salvezza, come insanabile risorsa a cui aggrapparti quando, sotto i ricami ora scialbi ora deprimenti dell'esistenza, vuoi caparbiamente riscoprire le trame di un'incantevole esistenza.

GRAZIA RIGGIO (Docente Lettere e critico lett. - Menfi): "ha dato rilievo alla continuità culturale, ma anche agli elementi innovativi di rottura e di discontinuità delle opere di Enzo Randazzo rispetto alla tradizionale sicilitudine, da Pirandello, a Sciascia, a Cammilleri, soffermandosi, in particolare, su "Fantasima saracina".

Cristiani e Saraceni intersecano le loro vite e le vicende di ora si confondono con le storie di ieri in un alternarsi di monologhi, dialoghi e riflessioni che esaltano il piacere dell’autore nel valorizzare il linguaggio siciliano. Secondo la Riggio, questa brillante Commedia ha anche una significativa valenza didattico-educativa, sia come testo di lettura che di sperimentazioni teatrali, in quanto induce ad interrogarsi sulla crisi delle vocazioni religiose e sull'attuale momento della Chiesa cattolica.

Don Adalgiso, prete innamorato, e Fantasima, saracena gentile e delicata, costituiscono una metafora del drammatico scontro tra il bene ed il male, ma anche del ricorrente, attualissimo confronto Cristianesimo >< Islamismo ed il loro intenso amore un invito dell'autore alla Tolleranza religiosa, al rispetto ed all'amore tra i popoli, alla Pace. Prontezza, arguzia e comicità catturano l’attenzione dello spettatore/lettore che non può che apprezzare la sprovincializzazione del teatro di E. Randazzo, in grado di portare alla ribalta i grandi temi della tolleranza tra le religioni e i popoli. A suo parere, il personaggio principale è Onofrio, sacrista imbroglione e corruttore che tira e dipana le fila dell'intreccio.

Crocifissa, la criata, e Fantasimona, che persuade il Vescovo al perdono, rappresentano l'ignoranza, ma anche la bontà e la sincerità dei sentimenti della gente semplice ed umile, mentre Cerbero, spacciatore di droga ed usuraio, invita alla riflessione su alcune piaghe della società contemporanea.

L’opera si snoda in 5 atti, i cui ultimi due possono definirsi quelli della "rivelazione e risoluzione" di un grande imbroglio costruito per nascondere la vita corrotta di preti trasformati in scialacquatori e trasgressori della Chiesa, istituzione secolare che conferma la sua "solidità" nel messaggio di verità che diffonde per tutti gli uomini. L’opera si presta per lo studio della cultura isolana, un patrimonio che rischia di estinguersi per il grave e progressivo depauperamento della lingua siciliana. Fantasima Saracina è un testo funzionale alla riscoperta delle nostre radici culturali, per l'immersione frequente nei fantasmi della Leggenda e della Storia della Sicilia e la rivitalizzazione di detti e proverbi, in via di estinzione, che esprimono la profondità dell'anima siciliana".

L, FONNESU ( Dr. Ed. Alberti - Arezzo): nel romanzo Sicilia, my love, "&ldots;. Il linguaggio è fluido e scorrevole, il soggetto, che rispecchia uno spaccato di vita quotidiana, è interessante nelle " riflessioni" e reso piacevole nei toni a tratti umoristici. Una storia ambientata in Sicilia, ma che, per alcuni suoi contenuti, potrebbe svolgersi ovunque."

NICOLETTA CORSALINI (Poetessa - Prato): nel leggere Sicilia, my love e Fantasima saracina "&ldots; mi sono divertita tantissimo, ma, nel contempo, ho notato anche la forte pregnanza poetica di molti passaggi, la grande ironia venata da profonde riflessioni sul mondo in cui si vive e la società con i suoi eterni paradossi&ldots;. C'è anche tutto il sapore di una Sicilia inimitabile nelle sue caratteristiche &ldots;. tutto l'amore dell'autore per la sua terra viene espresso con convinzione e passione&ldots;. con i dialoghi le difficoltà della non conoscenza vengono superate e si riescono a captare i messaggi dei vari personaggi&ldots;"