PUGLIA

 

 

 

White spoilt walls, red windows with hidden shy observers, narrow minds, narrow streets through sadness to the blue sea, the yellow sun, to the freedom they ache.

Silent green fields just out of the village cutting the stability, the static atmosphere you smell among the people.

Their dream is inside the sea, trapped there to be brought away by their tired hands.

Men who work in tobacco fields think of their wives at home sewing and cleaning and cooking for their arrival.

Lonely dogs walking across desert streets looking for something to put under their teeth or just for a friend.

It’s Easter.

A butcher sign almost falls over a staring old man that throws his look on the dream he closes inside the blue waves.

The time here is still. There is no millennium here. No bugs. Only peace, and desire.

Dust and colours to cover life and death of a charming land.

Sometimes recalls you a greek isle, at times an irish bay.

There’s no mistery to be found here as from the grecian monuments, there’s no severity as from the people of Ireland.

You just see life as it is, as it goes. With no ghosts. With no history behind.

This is Puglia. The lonely country.

PUNTI LUMINOSI

 

 

 

 

Percorrere idee isolate nella lieve penombra dei vortici della mia mente,

incontrare punti luminosi che vanno al di là dello spazio e del tempo.

Girarsi a guardare quello che è stato fatto, a ripensare a quello che è stato detto, insegna solamente a voler guardare nel futuro. Non vale sognare, non vale pensare, architettare castelli di pensieri che un giorno crolleranno senza rumore.

Senti ora le tue ossa. Muovile ora che dopo sarà troppo tardi.

 

PURA MATTINA

 

 

 

Pura mattina

Con dolci pulsazioni

Già lontane

Ma rinnovabili

C’è sempre un tempo per ogni cosa

Sento farfalle nel mio stomaco

Sento il latte inacidito

La pappa che mi si forma nel cervello

Pura mattina

Balli mentali di una notte noiosa

Mattina apatica ma pura

Pura come il mio spirito

Che si vuole saziare di passati vicini

Ma già lontani dame

Irrecuperabili

REBORNING

 

 

 

I feel my yellow thoughts

Melting themselves like hot wax

under the pressure of my strong hands

Though these weird sensations of mine

I’m here to make another stupid fucking effort

to see my life reborning&ldots;

 

ROSSO

 

 

Rosso cayenna per i miei sogni

Rosso suicida per i miei occhi

Rosso&ldots; solo rosso&ldots;

Rosso per ricordare la vita dei miei scrittori.

Rosso come i loro tulipani e i loro papaveri in ottobre.

Rosso per una vita di passioni e di avventure.

Ma stasera passa solo una nuvola nera.

SCRIVO

 

Scrivo in quello che è il silenzio più assoluto,

il rumore più assordante e pungente che ci sia&ldots;

scrivo nel vuoto delle mie idee,

idee che non hanno più un ordine&ldots;

scrivo per me, la mia storia,

una storia che deve ancora iniziare,

e non so nemmeno se mai inizierà&ldots;

la storia della mia vita,

che apparentemente può confondersi con le altre,

ma non può e non potrà mai,

perché la mia è unica e incompresa.

 

SENSAZIONI

 

 

Sole che splende

Che soffoca

Soffoca me, la mia testa.

La mia testa vuole aria, libertà.

Nubi, nubi nere, pesanti e gonfie nel cielo,

sopra la mia testa e dentro la mia testa.

Qualunque sia il tempo, esso non mi farà sentire viva come voglio sentirmi.

Il tempo mi consuma,

come il vento con le rocce.

E io sto lì, fiore nel cemento,

arrostito da questo inferno.

 

 

14 novembre 1994

SOGNI – SERPENTI

 

 

Nella tana oscura e profonda

Giù interrati

Vivono i miei sogni

Raggomitolati su loro stessi

Aggrovigliati come velenosi serpenti.

Aspettano il giorno per risalire il rifugio

E colpire la preda.

Con le lingue biforcute nella calura d’agosto

Sibilano e danzano in cerca di cibo.

Pronti a cambiare la loro vecchia pelle

Stanca e ormai logora se la lasciano indietro

Agganciata al dente di una pietra tra i solchi lasciati dai loro nuovi corpi.

Morbidi e rinati in un elegante e scintillante vestito

Si fanno strada tra rovi ed erbacce.

La nuova vita è iniziata.

Una nuova avventura negli ampi spazi della folta giungla è cominciata.

I denti acuminati e brillanti

pronti ad offrire il loro amaro nettare

sono messi in bella mostra.

La caccia è iniziata.

Fuori dalla buia tana&ldots;

È l’inizio di un nuovo giorno.

 

SOGNO

 

Nel mio pensiero ti ho visto

Nella mia pelle ti ho sentito

Nella mia immaginazione ero con te

Nella realtà tu eri un sogno

Solo un sogno

 

STRESS

 

Vedo tutto e tutti muoversi affannosamente attorno a me.

C’è uno stress che ci vuole un’ascia per tagliarlo&ldots;

Tanti corpi che girano, corrono, urlano, nervosi.

Mi sembra di stare in piedi ad osservare da terra una giostra impazzita che gira vorticosamente.

Che caos che c’è&ldots; mi dà noia&ldots; un rumore assurdo!

Eppure io mi sento ferma, tranquilla, senza fretta.

C’è il mare, con le palme, dentro me. C’è pace, serenità e voglia di vivere.

Vivere lentamente e intensamente questa mia piatta vita la cui monotonia e banalità mi opprimono e mi corrodono.

 

pensieri alla stazione di S. Maria Novella durante la pausa lavoro)

 

SUL TERRAZZO

 

Sul terrazzo sento la città

Sussurrare

Il mio desiderio crescere

Il mio cuore correre

Il mio naso annusa l’odore dell’erba appena tagliata

Le mie orecchie annoiate al rumore delle macchine

Le voci delle persone giù nel cortile

La musica di una stupida canzone romantica

Il motore di un aereo che vola sulla mia testa

Non mi piace qui

Porterei la mia pelle altrove

 

 

 

14 luglio 2001

 

 

TENERE BISACCE

 

 

Tenere bisacce, sguardi perduti,

strade stanche e disidratate.

Voli su colline sempre-verdi, in fiore o senza fiore.

Giacciono fermi, ti osservano, ti chiamano, ti stuzzicano.

Vedo la penombra che avanza davanti al mio sguardo.

Pensieri sciolti elettrizzati e nervosi.

La festa nel mio cervello è incominciata.

Parole immaginate e mai pronunciate.

Perfette e gentili, scorrono e riecheggiano.

Mai più penserò alla mia aridità.

THOUGHTS THAT DIE IN FRONT OF AN IDEA

 

 

Acrossing little streets of a midi-desert street

Walking through grey tunnels among crowds of sleeping people

I hear the laughter of my mind aiming at a quiet state of things.

The most interesting people to me are the ones who walk slowly

The ones who know that life runs and brings you to a coffin.

I’m listening to their words

I’m trying to look though their minds

Trying to catch their best idea.

To compare it with mine.

And to be friends.

Good fellows for ever.

TI PORTO CON ME&ldots;

 

 

 

 

Ti porto con me&ldots; nella mia testolina matta&ldots;

Ti porto a pescare non trote di chat ma pesce vero.

Pesce puzzolente di mare. Giornate infinite al mare a pescare, a fissare il pelo dell’acqua per ore, ipnotizzandomi e dandomi sensazioni allucinanti&ldots; questo io adoro del mare.

Non spiagge bollenti peni di fessi stesi incremati a marcire sotto il sole per fare a gara di tintarella da sfoggiare la sera al ballo&ldots; puah!

Ti porto nei miei pensieri, nei miei sentimenti. Nell’infinita distesa di campi bruciati dal sole pugliese, tra rossi ulivi, dove troverò la pace che cercavo annotando sensazioni guizzanti su un quadernetto blu.

Ti porto nel mio cuore, in un cuore spezzato, oramai così rotto, irrimediabilmente ricucibile se non risanabile dal sorriso di qualcuno che mi tenderà la sua mano.

Vuoi venire con me&ldots;?

 

TUAALFAR

TRAMONTO A S. CATERINA

 

Ci si fanno tante storie, spesso, nella vita; paranoie assurde e inutili per poi decidere di farti solo del bene. Non ci vedo niente di sforzato, niente di così difficoltoso nel cercare di attuare desideri che ardono dentro di te che vogliono scoppiare e uscire fuori dal buio e venire alla luce e realizzarsi.

Non si può tenerli nell’oscurità.

Sarebbe un omicidio.

 

11 agosto 2000

UMILI PENSIERI

 

 

 

Umili pensieri nascono nel vortice ansioso della mia mente

Aspri come limoni diventano se li elaboro

Paurosi e ossessivi se li porto con me nella notte

Pesanti e dolorosi se li guardo allo specchio

Poi muoiono

Ma mai umilmente

 

 

- Montalcino, 23 agosto 2000 -

UNA MERAVIGLIOSA BUGIA

 

Guardando la scogliera

con le sue verdi e chiare acque che scorrevano sotto,

fissando i cerchi formati dai sassi che rotolavano giù,

avevamo tutti l’impressione di un triste gioco,

di una meravigliosa bugia.

 

 

UNA NOTTE

 

 

 

Dormire con un leggero sonno di piuma

Le palpebre che si aprono di continuo ad intermittenza

Bramano una fresca alba floreale

Piena di fugaci e frizzanti odori

Di miele e di violetta

La festa nel mio cervello è cominciata

Le luci e le voci animano la nottata

La musica dei miei desideri poi all’improvviso si placa.

E giunge l’estasi.

 

 

 

 

VETRI COLORATI

 

Si affacciano ogni mattina dietro i vetri colorati pallidamente cercando di vedermi, cercando di osservare ogni mio più piccolo movimento, ogni mia espressione facciale.

Mi amano&ldots; mi vorrebbero tutta per loro. Ma sanno che non è possibile. Almeno non ora&ldots; non è ancora tempo.

Io mi aggrappo ogni giorno sempre più alla vita, con il piacere e tutta l’intenzione di farne parte, di entrare nel vivo degli eventi, di rimanerci succhiata&ldots;

Mi sembra ogni volta di sentire i loro ghigni, quasi di percepire i loro avidi sospiri di passione. Mi adorano&ldots;

Sanno molto di me, ma non tutto. Non abbastanza da diventare la loro sposa. La loro amante notturna, la loro spia delle tenebre vorticose.

Ogni mattina si celano dietro i vetri rossi e blu cercando di godere ancora una volta, di raggiungere un altro passionale orgasmo, di saziarsi con la mia immagine.

A volte mi fanno quasi pena. Altre mi fanno schifo.

Le vedo lassù, imprigionate nel loro dorato palazzo, a finire la loro esistenza vivendo di immagini che possano dar loro un motivo in più per vivere, o per sopravvivere.

Le loro vesti di seta si strusciano alle finestre della loro orribile e grottesca dimora accerchiata da caos di pazzia. Non darei nemmeno un’unghia per vivere come loro&ldots;

La forza, quella potenza vibrante che emanano quei colori fa molta paura. Loro vincono se tu li temi. Loro muoiono se tu li deridi. Sono fragilissime creature di giorni interminabili e di notti senza tempo.

Vivono ingabbiate soffrendo di gelosia nei confronti di tutti, di ogni persona che inconsapevolmente passa sotto la loro bava smaniosa di averti.

Se mi avessero vista un tempo, quando la mia debolezza rasentava ogni limite, allora avrebbero avuto più fortuna con me e sarei potuta diventare la loro amante così facilmente&ldots; ma oggi, con le lezioni che ho imparato, con l’acume che mi sono procurata, con la pelle dura come il cuoio che mi sono fatta, riescono a mala pena a sfiorarmi con i loro occhi infuocati.

La mia anima è forte&ldots; molto più dei loro sogni. Molto di più.

VITA&ldots;

 

Qualcuno dice che la vita è un gioco

Tutti dicono che la vita è breve

Due persone che ho incontrato hanno detto che la vita non deve essere vissuta

Il mio amico ieri mi ha detto che vinceremo

La forza che abbiamo dentro è forte

Tutti quelli che parlano devono stare zitti

VIVO

 

 

 

Vivo come in un trance di colla

Sento voci amiche che mi vogliono

Urlano di andare da loro

Ho quasi paura

Ma so che li amo

Sento musica gaelica che mi tocca dentro e mi fa versare lacrime dolci

Cadono come oro colato, calde, sulle mie guance lisce e fresche

In una mattina di ottobre

Guardavo fuori dalla finestra

Pensavo al futuro

Rosa o nero?

Io scelgo il rosa.

Sono felice ma vorrei essere sepolta.

Giù, dentro, in fondo&ldots;

Restarci a marcire per l’eternità.