GUERRA
Un tocco magico
La campana della guerra
Cupe figure di tufo che aspettano il tramonto
Gelosie per unalba
Odore di terra bagnata
La magica atmosfera
Laurora mi tiene
I miei occhi si chiudono
Pregano nuovi dei
Sospiri nellinconscio
Rumori di frasi che mi addormentano
22 giugno 2001
HIDDEN
Hidden eyes staring at us
At the lives were leading
At the face of us
Hidden ears listening to our chats
At the things were saying
At the voice of us
Hidden noses smelling our track
At the end of our day
At the dream of us
Hidden mouths saying nonsenses all the time
At the back of us
At the face of us
HO CAPITO
Ho capito cosè la libertà: è il desiderio che è in ciascuno di noi, che ognuno di noi porta con se e ci vive quotidianamente non rinunciando così alla vita che è la prigione dellanima.
21 luglio 1998
IL MIO UNICO DESIDERIO
Il mio unico desiderio non deve essere svelato
Nessuno deve saperlo
La stella che ho visto mi ha detto che andrò
Il sole che mi ha riscaldato la testa mi ha sussurrato che sono triste
Lo spettro di me stessa mi ha avvisata di stare attenta
17 marzo 1999
INSETTI
In ogni angolo, dietro ciascun mobile, la notte, si nascondono i più disparati insetti della mia mente che brulicano frenetici in cerca di passioni in cui infiltrarsi.
Sento un brusìo che proviene da fuori, sento anche il forte soffio del vento che spinge e corre in indiavolato nella notte fredda di settembre.
I primi sentori di un vicino inverno già si fanno avanti.
Mi chiedo solo se questanno sarà un buon affare&ldots;
E intanto mi addormento e i miei insetti si assopiscono lasciandomi libera da tutte le ansie di questa estate oramai quasi andata.
LIFE&ldots;
Someone says life is a game
Everyone say life is short
Two Ive met said life has not to be lived
My friend yesterday told me we will win
The power we have inside is strong
Everyone who speaks has to shut up
LONTANO
Gioisco di questo piccolo verde angolo di paradiso.
Silenzioso e lontano da nocivi grigi gas di scarico e curiosi occhi indiscreti che tagliano come lame affilate;
lontano da schiamazzi di folle in libera uscita,
lontano da tutto e da tutti.
Qui riesco a sentirmi viva.
I raggi di un primo sole minebriano,
un rintocco di lontane pigre campane pizzicano le corde del mio triste cuore.
Credo in un domani migliore.
Il rumore starnazzante dei clacson in lontananza non mi appartiene, anzi minnervosisce.
Le urla giocose dei bimbi in un vicino asilo minteneriscono;
solleticano le mie vecchie memorie, quando lodore del caffè appena tostato invadeva i miei polmoni e con esso io ero un tuttuno.
17 aprile 2002
LUPI
Sul nero deserto
Cova la luna
Palla di neon sul mondo
Ululati di lupi dargento
Sotto la luce scintillante
Viandanti smarriti
Seguono lenorme faro
Non sanno che non vi arriveranno mai
Ma lincoscienza li salva
Sapere la verità delle cose non fa sempre bene&ldots;
Adesso il deserto è color oro
I lupi si sono calmati
I viandanti si sono arresi
Sotto limmensa e maestosa palla
Nessuno la raggiungerà mai&ldots;
Solo nei sogni
Solo nelle fantasie
I lupi ora se ne vanno
Tristi affamati e sconsolati
E i viandanti sono in pericolo.
MY ONLY DESIRE
My only desire is not to be said
No one has to know it
The star I saw told me I will go
The sun that warmed my head whispered me Im sad
The spectrum of myself advised me to be careful
17 marzo 1999
NASCOSTI
Occhi nascosti fissano noi
Le vite che conduciamo
I nostri volti
Orecchie nascoste ascoltano le nostre chiacchere
Le cose che diciamo
La nostra voce
Nasi nascosti annusano la nostra traccia
Alla fine della nostra giornata
Il nostro sogno
Bocche nascoste dicono sciocchezze tutto il tempo
Alle nostre spalle
Alla nostra faccia
NON-ESSERE
stati danimo di un comune pomeriggio -
< vorrei essere un non-essere
vivere nelle falde dellinstabile
cibarmi di sapere gratuito
e seppellire i ricordi con decisione
giù, in fondo, nel nulla più assoluto >
NOVE AGOSTO
Nella calda e afosa mattina di un ove agosto appena iniziato ma già noioso e poco attraente, con il caffè in una mano e la penna nellaltra, cercavo di immaginare unestate a modo mio: in una tiepida e affascinante Irlanda con le sue frizzanti mattine dagosto seduta nel giardino di una casa di pescatori con in mano un bollente caffè nero e nellaltra un mio libro appena fresco di stampa uscito in Italia pochi giorni prima, il paese del passato, delle illusioni, dei cattivi momenti, dei giorni infelici e dei gelidi ricordi&ldots; ora il caffè è finito e la mano con la penna è stanca e arresa, i miei desideri si spaccano contro il bianco muro della veranda e urlo il mio dolore nellafosa aria in cui sono rimasta.
OCTOPUS
Sedeva su una panchina con la testa allindietro e le gambe che penzolavano. Era come se stesse aspettando che il mondo esplodesse da un momento allaltro.
Dentro la sua testolina matta le rondini dei suoi pensieri arruffati correvano e la meravigliavano; non si può cacciare un sentimento senza bisogno. In quellatmosfera pesante e un po cupa si affrettava ad immaginare, a creare mentalmente quali avrebbero potuto essere di lì a poco i suoi nuovi gusti in fatto di caratteri.
Ognuno ha una propria personalità, qualunque essa sia. E non si può, e non si deve cambiarla. Sarebbe innaturale. Sarebbe il più grosso omicidio mai commesso nella storia del mondo. Già, quel mondo. Quella dolce e polverosa palla che adesso avrebbe solo dovuto fare boom!
Si stringeva con le spalle come se avvertisse freddo. Un freddo mentale e non fisico causato dai suoi gelidi pensieri. Dalle sue marmoree paure.
Odore di bomboloni fritti. Rumori di schiamazzi di bimbi. Quei bimbi&ldots; non sapevano quanta fortuna avessero ad essere al mondo conservando ancora linnocenza e lincoscienza più pura&ldots;
Come avrebbe voluto schiacciare il pulsante del rewind e riprovarci ancora&ldots;
Ma si sa; gli orologi non vanno indietro e solo i sogni possono andare avanti. È la condanna umana. Il prezzo da pagare per gli errori commessi. Ma un ottimo modo per ricredersi, per accettarsi e per credere fortemente in se stessi. Senza sognare. Senza fantasticare. Senza far esplodere quel mondo.
Cera solo da riprendere coscienza, da muoversi abbastanza in fretta senza rischiare di marcire.
ON THE TERRACE
On the terrace I hear the city
Whispering
My desire growing
My heart running
My nose smells the grass that has been just cut
My ears annoyed at the noise of the cars
The voices of the people down in the courtyard
The music of a stupid romantic song
The engine of a plane thats flying on my head
I dont like here
Id bring my skin somewhere else
14 luglio 2001
ORLO 			13 marzo 2002
La superficie liscia
Tagliente
Brilla sotto la palla di fuoco
Si scalda e riflette nei miei pensieri
Oggi potrebbe essere lunico giorno giusto
Per cogliere la scintilla
Per chiuderla al sicuro dentro me
Dentro la mia nera e perduta anima
Il cinguettio degli uccelli in lontananza mi disturba
Mi distoglie lattenta concentrazione
Che i miei occhi avidi
Hanno messo su quella brillante superficie
Adesso la tocco
Brucia
La sua consistenza gentile e al tempo stesso audace e ingannevole
Mi eccita
Vorrei colarvi il mio sangue ancora caldo e pulsante
Per sporcare la sua perfetta visione
Per sentire suo calore dentro le mie membra
Coglierne la forza
Quasi impercettibile
E il liscio
Lineare filo che mi taglia dolcemente
Lenta e placida cola la mia rossa linfa
I pensieri si annebbiano
Ebbri del calore circostante
Sento il cinguettio che diventa più fioco
Lo sento lontano
Forse gli uccelli che assistono al lento colare dei miei sensi
Canto più sommessamente in segno di rispetto
O sono le mie orecchie che iniziano a non percepire più così nitidamente le loro pungolanti voci?&ldots;
Il calore della lama non lo avverto più
Non sento nemmeno più gli altri rumori
Sento solo la mia dolce sensazione di scivolare in un profondo e quieto eterno sonno
Vorrei tornare indietro
Risentire quegli stupidi uccelli
Il calore del sole mattutino
Vorrei risentire i miei piedi freddi sulla calda terrazza
Ma è troppo tardi
Ho sbagliato
Cado spesso in stupide tentazioni&ldots;
Ma questa era lultima.
PARTENZE
Si chiudono anche i bei momenti
Già se ne sente la nostalgia
Il loro profumo ti rimane incollato
E se vuoi non te ne liberi
Te lo porti dietro
Ti dà forza nei momenti bui
Ti dà ispirazione nei periodi aridi
Ti sincollano nella memoria
Come pece nei rami
Nera ti cola nella notte sui tuoi sogni
La mattina ti svegli
Ti alzi
Annusi una nuova aria
La senti pesante
Vuota dispirazione
Solo odore di smog e caffè
Ma la pece è ancora là
Nella tua mente
E la puoi ritrovare quando vuoi
La sera
La notte
Quando vuoi respirare la libertà
domenica 24 giugno 2001/ 18:08h.
PERCEZIONI
Il blu che sincolla alle pareti dei ricordi ti moltiplica i sensi, i ritagli di passate visioni si affacciano alle finestre della massa cerebrale con impeto corrosivo. Rumori registrati corrono ancora nei vortici bui del mio cranio dandomi impulsi positivi e radiosi per qualche ora. Fino allo spegnimento della vitalità dei sensi.
PERFEZIONE
Anche in quella condizione che io chiamo pseudo-raggiungimento della perfezione, vedo un frammento, una piccola scheggia di vetro spezzata e caduta. Ora è là che brilla e taglia il mio sguardo. È lì a stonare nel mio mondo, nel mio torbido stagno.
Screpolature del mio essere che bramano oleose essenze di serenità.
La mia perfezione non è ancora compiuta,
cè ancora quella fine e malvagia scheggia che sogghigna alle mie spalle nude.
La realtà vi si riflette e io resto confusa.
Lodore di muffa e di zolfo mi anestetizzano.
Neri cieli affollati da nuvole cupe e maestose passano sopra e il mio occhio le cattura.
La mia mente cade in loro possesso, i miei sentimenti sincrinano, cadono nel buio stagno e si perdono in migliaia di brillanti frammenti.
Ecco, adesso sono perfetta.
PIEGHE
Se si guarda bene nelle pieghe della nostra tristezza si troverà sempre un filo di gioia
da strappare e conservare con cura e gelosia