A BASQUIAT

 

Hai la saggezza negli occhi,

Non so di cosa ma ce la vedo.

Quella è una sveglia

Segna il tempo,

quello che non serve a te.

Percepisci il mio stato d’animo

E io forse il tuo.

Tutti e due abbiamo un sesto senso.

Incrociamo i nostri sguardi,

lo spazio non vi si misura,

si sente solamente.

 

A WONDERFUL LIE

 

as we were watching the cliff

with its clear and green water down below

staring at the circles formed by the falling stones

we all were having the impression of a sad game.

of a wonderful lie.

AGOSTO SOLATìO

 

Fango melmoso su una strada inviolata

Aria afosa pesante che stordisce i moscerini

Tetti rossi che chiedono aiuto

Urla del silenzio in un pomeriggio solitario

Cani sciolti che annaspano bramosi di carne

Pensieri assopiti nella calura di agosto

Sensazioni vibranti al cospetto di una vergine

Lingue di fuoco bruciano gli alberi

Verde che già rimembra il passato

Acre odore di fumo di un pomeriggio di agosto

ASPETTANDO L’ALBA

 

Ogni giorno aspetto il sole

Ogni giorno il cambiamento

Ogni volta prego me stessa

La mia anima

Sento che butto via il tempo

Mi sfugge di mano

Il mio sangue scorre invano

Ogni giorno aspetto l’alba

Per alzarmi e cambiare tutto

Tutto di me stessa

O forse solo la faccia

Non lo so ancora

So sicuramente che non devo sprecare altro tempo

Altre parole

Ma alzarmi e fare quello che desidero

 

 

14 luglio 2001 - 19:10h.

 

COLORI DELLA MIA MENTE

 

C’è una nebbia qui dentro la mia mente, c’è il colore giallo qui a darmi la forza di cui ho bisogno; c’è gioia e speranza a farmi sentire viva.

Non c’è nient’altro che me stessa a farmi sentire che non appartengo a questo strano mucchio di uomini.

Talvolta sento la voce urlante dentro il mio cervello che mi tiene sveglia.

C’è troppo rumore dentro i miei pensieri per riposare in pace.

Tutto è falso.

 

COLOURS OF MY MIND

 

There’s a fog there deep inside my mind, there’s the colour yellow there to give me the strenght I need; there’s joy and hope to make me feel alive.

There’s nothing else but me to make me feel I don’t belong to this weird amount of men.

Sometimes I hear the screaming voice inside my brain that keeps me awake.

There’s too much noise inside my thoughts to rest in peace.

All is fake.

 

COMPLEANNO

 

 

se penso alle orribilità dei miei desideri vorrei fuggire da me stessa

perché mi confondo e mi perseguito.

Vorrei non darmi retta.

 

 

21 luglio 1998

CREAVO UN IDILLIO

 

 

 

Creavo un idillio

Nel mio candore

Fissando giù nel mio sulfureo abisso

Il mio sguardo incontra il buio infinito

Mi pongo domande

Giaccio qui seduta in cima al mesto universo

Aspettando che la mia campana suoni

La mia pelle screpolata riveste le mie morbide sensazioni

Il mio sangue anela al calore dei raggi del sole

Fissavo memorie con le quali lottare

Vedevo ombre con le quali scontrarsi

Mi sentivo legata in un mondo che mi intrigava

Con la speranza di una rude passione

Duratura ed eccitante per la quale gioire e voler restare vivi.

 

20 marzo 2002

 

 

CREDERE

 

Cosa costa credere in quello che non si vede ma che si percepisce&ldots;

Cosa costa andare con il pensiero al di là dell’effettivo, del reale?

Se capti un qualcosa che non vedi ma che senti, non può forse voler dire che esiste?!

 

24 luglio 1998

DELLA FOLLIA

 

Dal più piccolo ed insignificante pensiero che man mano si forma tra i fiumi dell’afa di questo acerbo giugno prendo ciascuna stimolante cara nota che può essermi di aiuto nel trovare la giusta strada verso la spiegazione della mia fine follia.

Io la chiamo follia, svalutandomi non poco. Forse altri, ma non tutti, la chiamerebbero sensibile vena artistica. E io non ne vedo la differenza.

Considero un artista una persona che vede e sente le cose diversamente da altri, che le capta con maggior sensibilità; non grazie ad una spiccata personalità ed acume di intelletto o di immaginazione e capacità di elaborare i pensieri, ma semplicemente grazie, o a causa, di un gene in più che si trova nel suo grigio cervello.

Tale cellula io la chiamo matrice della follia.

È come se se ne avvertisse la presenza talvolta, quando ti fa sentire diverso, forse un gradino più in su degli altri. O più in giù. Dipende dai momenti.

Quando si cammina per strada, in mezzo a frotte di gente, più o meno stressate e vivaci che movimentano le vie della città; anche quando ti trovi da solo, come su una spiaggia in inverno, dove non senti che te stesso e la forza del mare e il sibilo del vento; allora questi sono momenti che celano una preziosità incredibile che solo quel gene in più ti può guidare verso la più pura delle arti.

Arte è tutto quello che si crea. Arte è un pensiero, è un dipinto, è una poesia. Ma lo è anche un semplice gesto.

Quel gene è arte. La più vera, la più pura.

Io non credo nelle Muse, non credo nell’aiuto di agenti esterni. Niente può essere così in grado di riuscire a darti la giusta ispirazione se non il tuo ego che in frammenti di secondi riesce a donarti momenti così preziosi che si possono tramutare in vere opere d’arte. In veri momenti di follia.

 

 

 

 

 

 

DESIDERI

 

pensavo che avrei potuto trasformare tutti i miei sogni in realtà

pensavo che la vita fosse più facile

pensavo di avere più forza

forza nell’anima

la mia anima è dolce fragile di vetro

ho paura che anche la più lieve brezza possa incrinarla

verrei avere un’armatura

vorrei essere il dio supremo di questo mondo di merda

vorrei metterci le mani sopra e ripararlo

vorrei cancellare tutte le brutte parole da tutti i dizionari

vorrei guidare le povere anime verso lidi felici

e condurre quelle imperdonabili verso la redenzione

vorrei ma non posso

DESTINO

 

Noia, insoddisfazione.

Domande. Il destino.

Tutto è mobile tranne me.

Le idee se ne vanno; le domande restano,

i dubbi arrivano e le gioie spariscono.

Anch’io, come loro, in un acquario;

solo che io non respiro.

Mi sento soffocare.

E anche se esco mi sento rinchiusa.

Ma come si può uscire davvero?

DISSOLVENZA

 

Percorrendo la cedevole strada dei sensi ho percepito il facile disintegrarsi del mio spirito.

Non provavo simile sensazione da anni.

Almeno da quando non ero più me stessa al cento per cento.

Sentivo un sottile sgretolarsi dei miei pensieri, dei miei sogni tramutati in speranza. L’odore di un futuro vicino che mi calpestava i nervi.

Avvertivo una pesante ombra sulla mia anima che mi spronava a prendere atto di me. Delle mie decisioni.

Mi sentivo.

Tutto intorno si creava da solo, mi tagliava i pensieri, mi nutriva con la sua forza.

Era l’alba. La nuova alba di una mia ennesima nuova esistenza.

I miei piedi freddi calpestavano l’erba fresca di quel mattino, mi gelavano con i miei pensieri e bruciavo all’impazienza di giocare con i miei sogni. Di creare il creabile.

Non dovevo più dare tempo al tempo; dovevo prendere forza e scrollarmi di dosso le pulci del mio lento miserevole passato.

Sulla mia testa c’era una scommessa. Una grossa.

Me l’ero giocata da sola; su di me. O ora o mai, avevo detto.

Mi faceva stare bene guardare le nuvole che mi correvano sulla testa. Mi sentivo anch’io in quell’aria.

Godevo di quella fresca brezza mattutina. Era fina e gelida, ma piacevole.

Avvertivo che era tardi. Ma non volevo più correre. Non ne avevo più la forza.

Non quella fisica almeno.

Le ombre del primo sole si divertivano a farmi inciampare. Io le saltavo ingannandole.

Era il gioco della mia nuova vita.

Era forse il solo modo che avevo per non andare verso la dissolvenza.

DREAM

 

Through my thought I saw you

Through my skin I felt you

Through my imagination I was with you

Through reality You were a dream

Only a dream

ESPERIENZE

 

Caratteri colorati. Grandi come case. Luci e lucine ti guidano e ti tengono per mano. Il moto. La purezza del divenire. Cartelloni superati alla velocità del pensiero che corre e che immagina cieli lavati in uno stridore acuto e penetrante. La vita. La morte. Esperienze. Voci baldanzose ti spiegano e ti parlano rompendo il silenzio del temporale notturno. La velocità ti ricorda la vita. La corsa verso la morte. Il blu. Io me la immagino blu. I fari si allargano. Ti stordiscono. Ti abbagliano. Vedo la vita davanti a me.

FANTASIE ANNEGATE IN TROPPA ACQUA

 

Troppa acqua

Troppa arsura

Troppe voci tutte assieme

Ci porteremo avanti nell’illusione

Arroganti e attaccati al nostro cupo sogno

La luce di fronte al tunnel è ad intermittenza

Fioca e incerta ti aspetta

Da tempo

Nella realtà sfinita da troppi entusiasmi

Tante domande sono state poste

Poche risposte di ritorno

Solo sogni

Desideri

Solo noie

Solo buio

Fantasie annegate in troppa acqua

FENICE

 

 

 

Vedo rossi vortici

Bollenti come il fuoco

Mi chiamano

Mi allettano

Mi ci voglio tuffare

Per perdere i miei sensi

E ritrovare la pace.

Sento il loro calore

Insopportabile al tatto

Si chiude attorno a me

M’intrappola e mi acceca

Perdo la cognizione del tempo e dello spazio

Tutto attorno brucia e mi ustiona l’anima

Poi riemergo

Riprendo fiato

E racconto la mia storia.

 

 

13 marzo 2002

 

 

FREE

 

 

i feel it with rage

i feel it with strenght

my life reapproching

coming to me again

new

full of hope

full of colours

and joy.

i’ll be new

i’m already new

i feel another girl

or maybe i’m just the old girl i used to be..

i am strong now.

a phoenix that rises from the red flame

to live again.

free.

GOTICO PENSIERO

 

 

 

GOTICO PENSIERO

IN UNA SUBLIME GIORNATA

VA, SOSPINTO NELL’ANTROPOMORFO

SOLILOQUIO INFINITO DI CROCI BRUCIATE

LA BIANCA FARINA DELL’ANIMA

CHE MAI SI AMALGAMERA’ AL COMPOSTO DEL COSMO.

SFUGGEVOLI SENSAZIONI SI FERMANO INTRAPPOLATE NELLA COLLOSA CORPOREITA’ DELL’IGNOBILE SENTIRE.

CUPI RINTOCCHI RICHIAMANO L’ESTASI.

TUTTO ATTORNO E’ L’IDILLIO, LO SGOMITOLARSI DELLE IDEE.

SOGNI IN FRAMMENTO, CADONO E S’INCRINANO SENZA RUMORE.

 

16 MAGGIO 2002