GLI ANGELI
Li vediamo così spesso
Che non li riconosciamo.
Li cerchiamo così tanto
Che non li troviamo.
Li imploriamo, esaltiamo, chiamiamo.
Ciechi!
La luce degli angeli è così intensa,
Troppo celestiale perché luomo la possa guardare.
Sordi!
Non sentiamo fino in fondo
La melodia che spandono
Il loro canto non è percettibile
Da chi ha un cuore di pietra stabile.
Quel profumo portato dal vento
Quella voce che invade il silenzio
Quel senso di quiete profonda
Che sussurra da dentro e trionfa.
Non siamo abituati a chiederci il perché
Non siamo così umili per capire che cosè
Quellala calda e docile che sfiora la nostra spalla
Quel sorriso magico che bacia le nostre labbra
Senza una spiegazione logica
Che ci insegni a cogliere da soli
Quello che il buio dellanima cela
Quello che locchio senza lassenso del cuore non svela.
CHIEDO.
Chiedo al mio amore di non svanire mai
Al vento di non agitarsi
E di non far franare i miei sentimenti.
Chiedo al silenzio che a volte
Si instaura tra di noi
Di durare in eterno
Perché è grazie a quel loquace momento
Che riesco a dirti ciò che sento.
Chiedo al cielo di darmi il tempo
Di restare con te
Di prendere sul serio la nostra relazione
E di non portarmi via prima che io
Ti abbia ringraziato del tutto.
Chiedo al tempo di passare e di arrestarsi
Per vederci crescere e poi fermarci.
Chiedo a te di non lasciarmi mai
Perché se solo lo facessi
Vedresti svanire un uragano di felicità
Davanti ai tuoi occhi.
IL BURKA.
È andata così,
le donne sono sempre state diverse.
Ci avete tolto la possibilità di parlare per anni
Gelosi della nostra voce ci avete fatto tacere
Nate col divieto di parlare perché potevamo ferire.
Turbati dai nostri occhi
Ci avete fatto guardare il mondo attraverso dei burka
Come degli insetti che non possono oltrepassare
La soglia di qualcosa che gli appartiene per diritto.
Voi avete solo paura
Che la nostra voce arrivi
a toccare il vostro cuore,
resto antico di un animale;
voi avete solo paura
che con i nostri occhi
possiamo farvi sentire degli inutili soggetti.
Il mondo così
Dietro le sbarre
Diventava cattivo, pieno di leggi, meschino
Avevamo paura di voi,
non andavamo a scuola
abbiamo rispettato per secoli leggi
per vostro amore le botte
per i figli gli schiaffi
perché donne i soprusi
perché inferiori i graffi.
Ma siamo state zitte e abbiamo sopportato
Come le formiche abbiamo aspettato
Ci siamo emancipate, poi moltiplicate
Così che già ora per ognuno di voi ci sono sette di noi
E questo vi fa paura ancora di più
Ma non ci date tregua;
siamo ancora degli oggetti da esibire
belle donnine da conquistare
degli scacchi da posizionare su uno squallido letto.
Vogliamo un mondo diverso
Cominciamo a guardare
Ci prendiamo la facoltà di parlare
Non importano più i vostri giudizi
Le vostre parole sono stupide e scialbe.
Ora voi, ora voi
Dovete ascoltare e imparare a ringraziare
Perché siamo mamme, fidanzate
Fedeli compagne, candide spose
Siamo donne impegnate senza limiti.
Ci prendiamo di tutto
Distruggiamo le leggi che avete creato
Siamo feroci, orgogliose
Vediamo le cose meglio di prima
Avete capito che facciamo paura
Perché siamo a milioni
Perché siamo come voi.
LE STELLE.
Quando le stelle guardano verso di noi
Sembriamo non accorgercene
Quando la loro luce entra nella nostra vita
Pensiamo che questa ci sia semplicemente dovuta.
Non ci fermiamo a guardarle
Spesso ignoriamo il loro splendore
Non crediamo di poterle perdere per sempre
Le teniamo strette senza pensare a niente.
Quando la stella più bella guarda verso di te
Sembri non accorgertene
Ti rendi conto di avere avuto troppo
Ma non ti chiedi mai quanto.
Quando la sua luce entra in te
Sei contento, ti senti immenso.
Quando ti fermi e pensi alla tua stella, però,
ti accorgi che è unicamente lei a renderti grande
capisci di non avere luce
perché quella che hai su di te
è solo la sua;
senti di avere avuto troppo
e questa volta non hai le parole per esprimere quanto.
ANCHE SE SEI QUI IN BASSO.29/07/2002
Da qui sotto mi chiedo se
Delle volte guardano giù gli angeli
O se sene stanno fermi e pensano
Che gli uomini sian contenti come loro così distanti.
La lontananza dal cielo mi fa sentire un vuoto enorme
Che non riesco a colmare
E a volte sto proprio male.
Gli angeli, loro
Giocano a fare tuffi nelle nuvole stracolme di persone
Che qua sotto han sofferto e gioito come me.
Si stimano tutti e non portano rancore
Vivono al sole e nel volo soave
Lo raggiungono senza cadere come Icaro,senza morire.
La lontananza dalla luce mi fa temere
Di non riuscire ad avere anche solo una parte
Minima del loro splendore
E mi abbatto vedendo che qua sotto cè il buio del dolore.
Ridono gli angeli tra loro
Guardano felici il loro cielo
Sono soddisfatti per davvero
E non han bisogno di certezze perché la parola sicurezza è vigile.
Sognano gli angeli
Non hanno incubi
Vivono damore perché le parole odio e rancore dalle loro parti sono
scomparse Perse nel labirinto di Teseo e mai più riscoperte. Guardano
sotto di tanto in tanto Non hanno risposte da darti in cambio Stanno male
se ti vedono soffrire Ma non possono far niente Perché in fondo i problemi
se li crea chi vive. Sono sotto il cielo buio Ho paura che resti tale Da
non riuscire ad aprire più gli occhi Senza temere che non arrivi il sole
Indice del giorno e del calore. La lontananza dal cielo Mi rende triste e
insicura Resta soltanto lincertezza Relegata non in un angolo ma in tutta
lesistenza. Gli angeli mi guardano Si chiedono se è giusto soffrire con
me La risposta non la danno Ma stanno al mio fianco, loro, unici esseri
Che non chiedono nulla in cambio. Resto qua sotto pronta ad affrontare
Ogni angoscia, ogni tensione, ogni singolo gesto damore E lo sento di
tanto in tanto il loro profumo che inebria appena Laria che mi circonda,
e sento le loro risa che accompagnano la mia strada e stanno lì per
decifrare tutte le pulsioni del mio cuore per dirmi che non servono
parole, ci si può limitare ad ascoltare. Gli angeli stanno fermi per
ricordarti che anche se stai qui sotto non sei mai tanto sola da
disperare.
>From: "araba fenice" <afenice@tiscalinet.it>
>To: "denise calloni" <denilla82@hotmail.com>
>Subject: Re: poesie
>Date: Thu, 16 Jan 2003 12:26:09 +0100
>
>grazie, li pubblicheremo al piu' presto
>
>http://web.tiscali.it/afenice
>per ragioni di sicurezza non apriamo attach in formato
> Microsoft Word (che peraltro non possediamo):
> ogni attach solo in RTF zippato o inserire il documento
> nel testo del messaggio.Grazie
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