VALERIA E GIANLUCA

 

 

Milano, luglio 2004, domenica.

 

Quel giorno orribile si era proprio infuriata, Gianluca aveva cercato di discolparsi ma lei aveva sbattuto la porta di casa in faccia, dicendogli subito che avrebbe chiesto la separazione. E così fece. Ora erano separati da un anno, lui veniva trovare il bambino la domenica e ogni volta la supplicava di tornare con lui, ma Valeria, irremovibile, ci teneva ad avere con lui rapporti civili e basta. L’aveva trovato a letto con la cameriera che lavorava con lui, e chissà da quanto durava quella relazione. Quella domenica lei glielo domandò, e lui rispose <<Durava già da un po’, ma ora sei tu l’unica per me, sei tu quella che ho sposato e che ho sempre amato.>>

<<Dovevi pensarci prima, invece di rovinare il nostro matrimonio. Ormai è tardi.>>

<<Ma tu sei sempre stata sui libri!>>. Già, prima al liceo classico, poi all’Università con Lettere Classiche, infine con la Scuola per l’insegnamento. <<Sei sempre stata una cima, ma per questo hai trascurato me!>> <<Veramente ora ho finito la scuola per l’insegnamento, ho solo da correggere i compiti e preparare le lezioni. Ma ora la mia maggiore disponibilità di tempo non è più affar tuo.>>

 <<Hai già trovato un altro, immagino.>> <<Anche questo non è affar tuo.>>

 <<Stai con quell’odioso di Paolo Basile?>>

<<Non è odioso, e se vuoi proprio saperlo, non lo vedo né sento da un po’ ma mi piacerebbe rivederlo.>> <<A questo punto è meglio se me ne vado. Torno domenica prossima a trovare Cristian.>> . Già, proprio il suo amato ex gli aveva fatto tornare in mente l’amico del liceo Paolo Basile, che non sentiva da almeno un anno e mezzo e che quindi non sapeva nulla della sua separazione. Ricordava con tenerezza che al ginnasio e in prima liceo aveva avuto una cotta tremenda per lui, poi era arrivato Gianluca, quando avevano entrambi diciassette anni, e aveva spazzato via il suo primo amore non corrisposto. Poi Valeria e Paolo erano diventati compagni di banco ed erano diventati affiatati, per questo Gianluca era sempre stato geloso di lui. Abitava ancora in casa coi suoi? Era fidanzato? Non aveva più notizie di lui da tempo. Così decise di chiamare a casa dei suoi. Rispose proprio lui e fu entusiasta di sentirla. Lei gli comunicò subito della sua separazione e gli chiese se poteva andare a trovarlo. Ma certo, poteva venire anche subito, gli rispose. Lei prese l’auto e portò con sé il piccolo Cristian. Paolo la accolse con gioia. I suoi genitori erano ancora al lago. Valeria fece straripare tuta la sua amarezza e la sua tristezza nel suo discorso e l’amico le teneva la mano, comprensivo. Poi l’abbracciò stretta quando lei si mise a piangere a dirotto.

Poco dopo suonarono alla porta. Entrò una ragazza molto alta, mora, coi capelli lunghi legati con la coda, molto appariscente. Paolo la baciò e la presentò subito a Valeria:

<<Lei è Francesca, la mia fidanzata. Ci sposiamo l’anno prossimo.>>

<<Piacere. Allora vi lascio soli. Tanti auguri, intanto, e a risentirci, Paolo.>>

<<Ok, Valeria, chiamami e fammi sapere come vanno le cose. Ciao Cristian!>>

Le diede due baci sulle guance poi lei uscì, col piccolo Cristian. Si sentiva svuotata.

A casa, dopo aver messo a letto il bimbo, si buttò sul divano e ascoltò un po’ di musica. Ripensò alle parole di Gianluca, che l’aveva accusata di averlo trascurato, e aveva così giustificato la sua relazione con la sua collega. Non era stata una ragione sufficiente per tradirla,

ma era pur vero che lei l’aveva trascurato, concentrata com’era sullo studio.

Dopo poco si appisolò sul divano, poi spense la musica e si mise sotto le lenzuola.

La mattina dopo mandò un’e-mail a Isabella, la sua più grande amica, che stava con Leandro, amico di Gianluca, anche lei da quella festa di compleanno dei diciott’anni del cugino di Gianluca nel 1994. Il cugino di Gianluca allora recitava nella compagnia della scuola con Valeria e Isabella.

Isabella si era laureata in Medicina e si stava specializzando in pediatria.

Ecco il messaggio di Valeria:

 

Carissima Isabella, come va? Sempre oberata di lavoro, eh? Io attualmente mi sto dedicando alll’insegnamento e al piccolo Cristian, ma proprio adesso sono rimasta sola!

Con Gianluca è dura ricucire la ferita, ma d’altronde ha ragione lui quando dice che mi ero dimenticata di lui presa dallo studio. Ora potrei riscattarmi, mostrandogli che ho ancora tanto da dargli, e lui in effetti ogni volta ripete che vorrebbe tornare con me, ma io non me la sento.

Come dice il giovane Holden, per certe cose bisogna sentirsi in vena.

Sai, ieri sera sono andata a trovare Paolo Basile, mi ha confortata, e a un certo punto è arrivata una principessa dai lunghi capelli neri lisci, che per ironia della sorte si chiama proprio Francesca!

Paolo e Francesca, sono sempre emozionata quando spiego la lezione sul V canto dell’Inferno, così come lo ero quando il prof l’ha spiegata in prima liceo e io non mi perdevo una parola. E’ stato allora che ho deciso che sarei diventata anch’io una professoressa.

Che voli pindarici! Da Gianluca a Paolo per continuare con Paolo e Francesca e la mia vocazione da insegnante. Ma non ti avevo parlato ancora di Cristian. Ieri ha compiuto un anno e mezzo, cresce sempre di più e per me è una gran soddisfazione notare i suoi progressi.

Ora ti saluto, quando sei libera passa di qui così prendiamo un tè insieme.

La tua

Valeria

 

 

Ed ecco la risposta di Isabella:

 

Ciao Valeria, passerei volentieri da te domani pomeriggio alle cinque per il tè. Finalmente ho mezza giornata libera! Ho proprio voglia di rivedere te e il piccolo Cristian.

Intanto potremmo tentare di risolvere i tuoi problemi di cuore.

A domani

Isabella

 

L’indomani pomeriggio Isabella arrivò puntuale come al solito, portò con sé due crostatine alla ricotta prese al panificio sotto casa di Valeria. Il consiglio di Isabella era:

lasciare uno spiraglio a Gianluca, ribadendogli che aveva commesso un errore grave ma che avrebbe potuto rimediare, comunque per ora per Valeria era ancora presto per mettere da parte il rancore, avrebbe dovuto aspettare che per lei i tempi fossero maturi per il perdono e per una completa riappacificazione, intanto lui avrebbe dovuto meritarsi di nuovo la sua fiducia.

E con quelle parole si rivolse la domenica successiva a Gianluca. Lui era raggiante e disse che avrebbe fatto di tutto per renderla ancora felice come un tempo. Si salutarono prima delle ferie, perché lei sarebbe andata in vacanza a Belluria, vicino a Rimini, col piccolo e i suoi genitori, mentre lui sarebbe andato a Crotone a trovare i suoi parenti.

 

Milano, giugno 2005, domenica, dopo il matrimonio di Paolo Basile

 

Valeria era andata sola al matrimonio, mentre Gianluca era rimasto a casa con Cristian, in quanto non invitato perché la sua situazione con Valeria era ancora ambigua.

Era stata una cerimonia favolosa, lei era incantevole, lui altrettanto.

Valeria era al tavolo con Isabella e Leandro e una coppia sui quarant’anni con un bambino di cinque anni. Durante i dodici mesi appena trascorsi, Gianluca si era comportato in modo meraviglioso sia col piccolo Cristian sia con lei. Ormai era decisa a perdonarlo. Entrambi avevano capito i loro errori. Quella domenica, lui arrivò un po’ prima, verso le due, come lei gli aveva chiesto.

Cristian stava ancora dormendo. Valeria gli comunicò che voleva parlargli, si trattava di qualcosa di veramente importante. <<Primo, ho deciso di annullare la seprazione e di perdonarti.

Secondo, di conseguenza, torniamo a essere marito e moglie in questa casa.>>

Lui rimase per qualche attimo inebetito, non riusciva a crederci.

Lei allora prese ad accarezzargli i capelli neri e gli chiese: <<Hai capito, amore?>>

<<Sì, ma non mi sembra vero.>> <<Allora baciami e stringimi forte.>>. Non se lo fece ripetere due volte, si baciarono con foga, andarono in camera da letto, lui l’adagiò sul letto e ritrovarono tutta la loro passione repressa. Furono svegliati dalla voce di Cristian, che nel frattempo si era svegliato. Si rivestirono in fretta. Prima di andar via, lui le disse per conferma:

<<Allora da stasera posso tornare qui?>> <<Certo!>>

Un bacio veloce, stavolta, poi lei si richiuse la porta alle spalle.

 

Milano, ottobre 2006

 

Cristian aveva ormai tre anni e mezzo e andava all’asilo. Alla famiglia si era appena aggiunta Corinna. Valeria era ancora precaria, ma, a parte il periodo di maternità, continuava a ricevere incarichi da una scuola ad un’altra, sperando di fermarsi prima o poi. Gianluca lavorava come cameriere in un bar del centro, non più quel posto in cui c’era quella ragazza con cui aveva tradito Valeria, no, quel posto l’aveva lasciato subito dopo il fattaccio, anche se, secondo lui, Valeria non aveva apprezzato subito il gesto. Da un anno e mezzo erano finalmente una famiglia felice ed erano intenzionati ad esserlo per sempre. Quell’estate erano scesi a Crotone a trovare i parenti di lui, che erano stati lieti di conoscere il bimbo e di vedere che Valeria era ancora in dolce attesa.

E i genitori di lei? All’inizio le avevano dato dell’incosciente, quando avevano saputo che lei stava annullando la separazione e intendeva restare sposata con “quel mascalzone”, ma poi si resero anche loro conto che era migliorato notevolmente, così lo accolsero di nuovo come genero.

Infine, a dicembre si sarebbero sposati anche Leandro e Isabella e Paolo e Francesca aspettavano il loro primo figlio. Paolo e Gianluca avevano stipulato una pace perpetua, una volta per tutte!

Tutto procedeva per il meglio, il futuro si prospettava finalmente roseo!