Animo teso

Turbamento dell’animo/ Animo teso ed irrimediabilmente perso nel quieto vivere,del vivere si, ma di quel vivere appoggiato sulle ali burrascose del dolce morire/ Lieve, deciso, irrefrenabile costeggia le onde del nostro mare comune/ Mare infido e assorto nell’assolutezza dell’essere inconsapevolmente presente/ Vivo, tra morte e vita, fra aria e terra/ Terra costantemente bruciata da riti da maldicenze interiori, fredde ed abissali/ Abissi moderni d’infinita tristezza/Tristezza lieve e onnipresente accompagna le fitte pieghe del lieve essere/ Essere eterno è il tuo mistero/ Mistero è vivere senza mai sentire l’odore vero del dolce morire/ Ma se morire è come vivere,vivere è come partecipare al funerale della vita/illusione profonda, ferita dall’orgoglio teatrale che allestisce le scene dei sentimenti delle fitte trame dell’assoluto non essere/ Presenziare là dove l’invisibile dona l’attimo fugace dell’essenza Divina.Fede e odio/ Odio e vita/ Odiare te è naturale per me, ma di quell’odio sano e commisurato all’essere uomo/ Uomo perduto fra le dune del palese calmo vivere/ Vivere per pensare al non vivere/ Piccolo abbi fede in te/ Piccolo grande uomo fa come fosse tutto profondamente vero/ Non dubitare nell’attimo fugace/ Non confondere il bene netto e lineare con il male per quanto anch’esso s’insinuerà linearmente e parallelamente alle essenze pure dell’essere uomo, trascendi da ciò/ Abbi cura in eterno della tua anima!

Dolore

Dolore per me e per te/

Dolore di non provare dolore/

Dolore per non essere dolore/ Dolore per avere sognato dolore/

Dolore per non essere mai stato dolore puro/

Umori instabili di giovine vite lese all’andirivieni di caotiche e scoscese dune d’onnipresenti conflitti/ Conflitti scoscesi di mari in tempesta fra onde di sirene lievi e leggiadre/ Essenze di colorate vite animate da riflessi interiori/ Riflessi veri più del vero invasi da false e leggiadre auree/ Sottile auree eterne dominano lo sconforto del male più banale/ Il male di vivere dove sei/ Sei dove non sei/ Chi sei per essere uomo fra gli uomini/ Dove nasce il tuo mistero profondo se non nel tuo specchio/ Specchio dell’anima che riflette esattamente i cardini peculiari del tuo pensare/ Pensiero divergente verso mete alterne ma comuni a tutti/ La gente percepisce il lieve e sottile dolore/ Dolore per non essere vero/ Verità assoluta d’essenze terrene/ Terra vera/

Ricordi puerili di mondi naturali/ Mondi fatti di sogni puri/ Purezza e incompatibilità ad essere uomo del mondo/ Mondo illusorio/ Illusione di vivere là dove è realmente morire/ Banale? / No! Mistero vero! .

Figli

Figli contesi fra andirivieni d’obsolete verità / Figli intrisi di medaglie illusorie e di vane realtà/Realtà proprie e mai veritiere / Figli attenti agli umori / Umori instabilmente coniati e plasmati di bene altrui/ Bene confuso con il male/ Lotte a stillicidi perenni di molesti affanni materni / Amati e poi derisi, picchiati e poi baciati,perennemente intrisi di vaghe chimere d’amore/ Amore ed egoismo/ E se produrre prole è similare della realizzata concretezza della essenza egoista ogni tentativo di certezza è resa sempre più vana/.

Certezze dell’essere / vivere per morire/ Figli si nasce, si diventa, si mortifica, si muore ma solo e sempre figli / Incerti ed inquieti, arroganti e teneri, figli di quel Dio vincente/ Vittoria sulla predestinata sorte /Sorte di intriganti ricerche, vane effimere/ risorse pure dell’individuo, trame fitte di oscure viltà/ leggiadra purezza, amica mia, stabilisci i profondi contatti col mio essere uomo, fra la gente/ Gente vicina al mio mondo, lontana al mio spirito, lontano sei tu , figlio mio/ uomo mio / figli vaghi e tremendamente resi veri/ figli proclamati belli e orrendi in cuore, cuore depredato delle antiche virtù/ figlio dove andrai sarà un passo deciso ma incerto nelle dune dell’infido e torbido spirito/ ricerca di pace/ pace perduta , inseguita. / speranza resa vana dall’ingordigia umana/ mente, corpo, spirito, proseguono nell’infinito e dualistico passo del cerchio delle vite/ figli andate ora , è tempo/ tempo per vivere morendo e morire per vivere/ là dove tutto è vero, là dove tutto e finto/ figli andate è tempo, ma è tempo scaduto/ oh! Figli che iddio ci perdoni!