Freddy Krugher il signore dei sogni di Stefano Merialdi

 

 

C'è stato un tempo,in cui eravamo avvezzi a lungometraggi orrifici,i cosidetti film di paura,con storie para -scientifiche,e di stanpo gotico decadentista,dove si mescolavano motivi incubeschi ed onirici,da brutto sogno,in stile Esdgard Allan Poe,miscelati,ma non agitati,alla confluenza con le storie del foklore antico,e delle leggende slave-balcaniche e germaniche,attingendo materiale dai racconti sinistri e acestrali di fiabe ungheresi,col mito di Vlad l'impalatore,conosciuto col nomignolo sanguinario di Dracul,diavolo.Queste figure leggendarie,sono state rielaborate e corrette da registi e soggettisti del cinema Hollywodiano,creando le pellicole tenebrose e notturne,coi lupi mannari,con Oliver Reed,i fantasmi e le saghe vampiresche dei non morti,sino ad arrivare ai racconti dei mostri da laboratorio,di Frankestein ,della scrittrice Mery Allen,in cui si sovrappongono combinandosi,teorie pseudo chirurgiche,collegate ai primi progressi scientifici nell'elettro-biologia,e degli strumenti elettrici e fisio-galvanici,in cui l'invezione viene sublimata,deformata,e collocata nell'immaginoso ,d'un futuro cupo e orribile,dove la scienza raggiunge estreme conseguenze catastrofiche,come nella storia dell'apprendista stregone.In questo caso il fenomeno da baraccone,è divenuto da best-sellers,a film culto,grazie alle straordinarie doti,dell'attore slavo Boris Karloff,che con la sua mimica,la gestualità spiritata,e il volto inquietante,ha dato vita ad un ormai leggendario Frankestein,cinematografico.Copiato e ripetuto da molti,e anche recentemente,in un film con Robert de Niro.Come si vede,allora ,la pellicola orrifica,traeva spunto,o da credenze primordiali,insite nella paura umana,per la morte ed i ritornanti,o non morti,o nei confronti,d'un progresso scientifico,troppo veloce e frastornante,che suscitava paure,emotive,per la tecnocrazia,e gli strumenti tecnici di massa.L'orrore romanzato e filmico,quindi,aveva pur comunque,dei lati e un volto umano,fatto com'era,di terrore e angosce,insite nell'immaginario umano.Quindi,in concreto,la vicenda d'orrore vecchio stile,s'ispirava più o meno con liberalità,a dei motivi,nonostante tutto,attinenti a qualcosa di reale ed esistente,o in cui si credeva,pur con esagerazioni ed enfatizzazioni romanzesche.Sia per ragioni di mentalità,di mode di pensiero e sociali,ed anche a causa d'un bagaglio tecnico di effetti speciali e trucchi,ancora povero e limitato,si rimaneva a rasoterra,ed entro ambiti fisici,reali,per quanto relativi.I mostri e le creature di laboratorio di Frankestein,affondavano le loro origini,nel mito dell'apprendista stregonesco tradito,dalla natura e dalla forza degli elementi,o da leggende e credenze etniche,ataviche ed acestrali,come le leggende ungheresi di vampiri e i morti vivi,e quelle sui licantropi,ed esseri mezzi uomini e mezzi animali,come si può vedere ad esempio,nel film Il bacio della pantera;nella tradizione e credenze arcaiche e primordiali,che ripropongono la paura,per esseri ultra-umani e maledetti,ma che però,appunto per metà,rimangono pur sempre umani,e possono essere sconfitti.Con vari rimedi stregoneschi e sciamanici,con pallottole d'argento,o l'aglio,o sbandierando crocefissoni di legno,o spruzzando acqua santa,dappertutto.Questi esseri,queste creature funeste,non forme aliene o spaziali,come il mostro di Alien o la Cosa e simili,piuttosto, si rifanno a paure istintive e antiche dentro di noi,tramandate dalle fiabe e leggende,dove appare il lupo cattivo e l'orco,che sembrano esorcizzare ,ed evocare,fobie paniche,e caricaturare rituali iniziastici,che rievocano il ciclo della natura,con rinascite e morti,con lo sprigionio di forze terribili ed incontrollabili,che vanno e vengono,come una tempesta,che poi passa via.Un pò come l'uomo lupo,perseguitato,da infinite trasformazioni che ritornano,si evocano e replicano,in un anatema,da cui il soggetto,non riesce a districarsi,né a liberarsi.Assistiamo cioè a infinite battaglie,tra l'uomo e la magie,e le forze dinamiche di sortilegi e prodigi,alchimistici o di magie nere,che ricordano le lotte dei cavalieri contro i draghi e gli incantesimi,di maghi e fattucchiere,con San Giorgio e Lancilotto.Vediamo,quindi,un ripetersi,sotto varie chiavi,e modalità,dei vecchi motivi,dei cicli bretoni e carolingi,pur adulterati e storpiati,dal melodramma e i trucchi da baraccone,cinematografici.Questi mostri atavici e primitivi,vengono da qualcosa,dentro di noi,qualcosa,che bene o male ci portiamo dentro;la paura dei morti,il panico per il soprannaturale e i fenomeni paranormali e metafisici.Anche quando si tratta,di creature strane,sono sempre un paradosso,e una rappresentazione esagerata,di noi stessi,che ci guardiamo in un vetro opaco.Scorgendo atteriti,quella parte di male,l'alter-ego,malvagio,che non vorremmo vedere.Come nel racconto lugubre di Stivenson,com Jeckill e il bruto e bestialesco signor Hyde.Grande libro,portato sullo schermo,da un fantastico Spencer Tracy,con la sua mimica e la sua faccia truccata,da Nheadertaliano ottocentesco.In una personificazione ed esternizzazione,continua ed incontrollata degli istinti peggiori,dell'animo umano.Che dominano Hyde,eruttano,fanno capolino,si corporizzano,e alla fine,sorpassano l'uomo,e lo travolgono.Nonostante,la malvagità e la rudezza,intrinseca della storia,alla fine,comunque,il male che sovrasta,viene spazzato,e vinto,e cala il sipario,sul cattivo che muore.Una rappresentazione in chiave filmesca,del dualismo tra bene e male,che pure c'è,esiste.E a cui,in qualche modo,si può porre fine.Di conseguenza,la storia d'orrore,ci ha proposto agli esordi,trame,in cui ,venivano concretate,più che altro,le paure sommerse,ed inconsce dell'uomo.Ma poi le mode sono aumentate,sono spuntate nuove idee,gli studi cinematografici,fìhanno migliorato i mezzi tecnici,ed ora nei film di paura,il ruolo dei trucchi,e degli sperti in effettoni speciali,hanno assunto la preminenza e l'importanza,di una vera e proprio arte.I nostri Rambaldi e Mario Stivaletti,sono conosciuti,in tutto il mondo.In effetti,la tendenza generale,degli ultimi film orrifici americani,perché sempre di film mericani,si tratta,i nostri fanno piuttosto schifo;e piuttosto basata,su un gran sciamanare di frattaglie,con sangue che scorre a garganella,trippe che escono fuori dalle budella,mostricciattoli e zombietti,sino alla nausea.Soprattutto,è interessante notare,come questi film,di solito,siano ambientati in contesti giovanili,dove ragazzini o quasi,sono coinvolti in battaglie contro creature varie,o hanno a che fare con sortilegi e fattucchiere,da i film di Disney,con strane stregacce,a Scuola di mostri,a film come Vampire con Grace Jones,che vede protagonisti,appunto,una band di ragazzi,inguaiati in una storia di vampiri;evidentemente,agli americani piace pensare,che i propri giovani,siano un po' speciali e tanto in gamba,da affrontare brutti sgorbi e bestiacce varie,che farebbero prendere un colpo,a chiunque altro.Dimostrando gli alti ideali,e le aspettative degli adulti,nei confronti della loro gioventù.Per cui assistiamo,a film orrifici,con giovani ammazzavampiri e novelli esorcisti,per significare,quanto ci si identifichi con i giovani,come simbolo di iniziativa e vitalità nazionale.Da un certo punto in poi,i film di questo genere,non si contano più.Sino ad arrivare a Neightmare dal profondo della notte.Che ha visto nascere,il personaggio orrido di Freddy Krugher,interpretato,dall'ormai famoso,Robert Englund.Con Freddy Krugher,abbiamo la comparsa di un nuovo tipo di personaggio,ispiritato un po',al tabù dell'uomo nero dei bambini,un fantomatico tipo d'assassino mostruoso,che agisce su diversi piani di realta,di cui una è il mondo dei sogni,dove i suoi poteri malefici sono al massimo,e da cui trae forza,per perseguitare i vivi,anche nella realtà.Si tratta d'un sadico,uccisore di minorenni,che ha trovato il modo,di sopravvivere alla sua morte,nutrendosi di altre anime in pena;assistiamo quindi,ancora al mito dei non morti e dei ritornanti,in chiave onirica ed incubesca,per cui realtà,sonno e sogno si confondono,in un intreccio spesso inestricabile,tanto che si finisce,per non capirci più niente,perdendo il filo del racconto.Se da una parte il personaggio è così,dall'altra si capisce come gli autori abbiano messo insieme un soggetto,fatto soprattutto di effetti speciali e trucchi scenici,sanguinari e raccapriccianti;i racconti di Krugher,sono cioè,più che altro immenso circo da fiera,in cui la trama può poco,e sono invece i trucchi cinematografici e scenici ,a farla da padroni.Dopo l'invenzione di Jaeson in Venerdi 13 e poi,di Hallowen,lo spirito della strega di Carpentier,il cinema di questo genere,sembra essere riuscito solo faticosamente,ad avere una nuova trovata,con un babao dei bambini,di una filastrocca,l'uomo dei sogni,che affetta grandi e piccoli,con delle lame,ha più vite d'un gatto e alla fine,torna dalle sue ceneri.In continue sepolture e resurrezioni ,che vedono sempre in primo piano ,gruppi di ragazzi,che poi,sono anche vittime.I giovani,che alla fine fanno da giustizieri e rappresentano il bene,che però in questi film,vince a fatica,perché in effetti,la vera star del film è Krugher-Englund.Un personaggio che ha fatto male a tutti,tranne che alle tasche dell'attore.Non so,se questo uomo dei sogni,sia bene o male,credo che la pedagogia e lo studio del profondo dei giovani con la paura dell'uomo nero,centri molto poco.Ben più,si tratta di bisniness e di un gusto discutibile,di spettacolarizzare,la paura e i timori inconsci della gente.Non è un caso che adesso,non è uscito,in questo genere di film,nulla di nuovo;si qualche filmetto strano,ma nessuna novità o qualcosa di originale.Quasi la fantasia degli autori,si fosse inaridita;che gli americani si siano stufati,di nutrirsi di paure e sangue a fiumi,e vogliano finalmente un po' di sano divertimento?