Alessandro Cusimano nasce a Palermo nel 1967. Figlio di un pittore e di un'insegnante, si trasferisce a Roma dove completa la sua formazione umanistica ed inizia, all'età di soli 21 anni, una vita segnata da ricorrenti e laceranti crisi depressive, dall'uso di alcol e di droghe che, peraltro, non lo distolgono dalla ricerca e dallo studio dei suoi ideali espressivi, delle tecniche narrative, del suo stile poetico. Deve, tuttavia, scontare, nel corso degli anni, lunghi periodi di inattività forzata ed associata a complessi programmi di recupero. Poeta espressivista, ricorre liberamente a linguaggi periferici ed irregolari; attingendo ai dialetti, alle lingue straniere, ai gerghi, ai diversi linguaggi tecnici e settoriali, ricreati con invenzioni personali, con intensità diversa, in tutti i momenti della sua produzione letteraria. Il Romanticismo inglese, la tradizione francese, il neorealismo italiano, la scuola americana contemporanea, sono tra le fonti di maggiore ispirazione, unitamente ad un'attenzione particolare alle arti visive, dalla pittura al cinema, vissute con profonda introspezione. Oggi, complice uno stile di vita regolare, grazie ai progressi conseguiti sul piano del proprio complessivo stato di salute, conduce una vita, pressochè normale, a poche centinaia di metri da quel mare e da quelle spiagge alle quali Pier Paolo Pasolini regalò un'inaspettata dignità spirituale, spendendovi l'ultimo giorno della sua vita.

 

 

Apparso solo di recente, sul palcoscenico letterario internazionale, alcuni fra i suoi scritti sono stati pubblicati da The Cynic Online Magazine, RED OCHRE Lit, Decanto Magazine, Weirdyear, Streetcake Magazine, The Recusant, Anotherealm, Numinous Magazine, Parting Gifts, Eratio Poetry Journal, EPIPHANY Magazine, Deadman’s Tome, Black Cat Poems, Orion’s Child Magazine, Bewildering Stories, FOLLY Magazine, Exercise Bowler, Emerging Visions, Write This, Linguistic Erosion e The Flaneur Journal


alcune poesie tratte dalla raccolta “Arabeschi di un Vagabondaggio Nervoso